Alcastì è il luogo d’incontro di due grandi temi antichi come l’uomo: i buoni e i cattivi. Ogni anno in varie città e paesi del Nord Sardegna (Alghero, Castelsardo, Sassari, Porto Torres, Stintino, Siligo, Martis) in alcuni luoghi caratteristici (Parco Nazionale dell’Asinara, Parco di Porto Conte) in altri luoghi dove il tempo sembra si sia fermato, come la Casa Reclusione di Tempio Nuchis, il centro diurno polifunzionale dei minorenni di Sassari, la comunità Mondo x di S’Aspru) Alcastì organizza il festival dei buoni e dei cattivi. Ogni anno saranno presentati dei libri ma anche progetti musicali, teatrali, tavole rotonde e “processi” . Il festival si svolgerà da giugno a settembre ma avrà un suo prologo il 15 dicembre a Sassari con la presentazione del festival e del libro di Paolo Bellotti “visti da dentro”, con incursioni musicali tratte dalle canzoni di Fabrizio De André. Il pre-festival vedrà il coinvolgimento di diversi autori, musicisti, avvocati, magistrati, giornalisti impegnati anche in alcuni processi da rivivere con accusa, difesa e pubblico che non sarà solo spettatore ma dovrà decidere il verdetto. E’ previsto il processo a Caino, Totò Riina, Raffaele Cutolo su alcuni scenari e luoghi iconici come, per esempio, l’isola dell’Asinara. Si sta preparando con alcune associazioni un processo alla guerra e all’analisi della soluzione dei conflitti. Ci saranno anche discussioni più leggere, sui cattivi dei fumetti: un vero e proprio incontro tra Tex Willer e il suo più famoso nemico: Mefisto. La domanda che si pone il festival è una sola: Chi sono i buoni e i cattivi? Chi decide di mettere sulla lavagna da una parte i buoni e dall’altra i cattivi? Forse la storia, ma quella, lo sappiamo, la scrivono i vincitori. Ed allora, giusto per capirci: se Caino e Giuda possono essere considerati dei cattivi quasi all’unanimità, dove mettiamo Simon Pietro che disconosce il proprio maestro? E Noè? Davvero era così buono colui che decise di salvare tutti, buoni e cattivi?
C’è poi una zona grigia dove ci sono moltissimi personaggi che possono essere buoni o cattivi, a seconda di come si sono svolti i fatti: Stefano Cucchi, per esempio, i poliziotti che hanno assalito la Diaz per alcuni buoni contro i cattivi anarchici black block ma, a guardare bene tra le pieghe della storia in quella scuola c’erano solo ragazzi che volevano raccontare il loro punto di vista. Insomma: è molto difficile capire chi è buono e chi è cattivo veramente. Anche tra i fumetti dove le differenze sembrano semplici: Mefisto, Joker, Diabolik, Satanik, le giubbe rosse fanno parte dei cattivi e Tex, Ginko, Batman e il comandante Mark sono i buoni. Ma ne siamo davvero così sicuri? Forse neppure il festival riuscirà a compilare una lista definitiva perché è vero: i cattivi così cattivi non lo sono mai e anche i buoni non sono proprio buonissimi. Dipende dai punti di vista. Il dibattito è aperto.