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Presentato il libro "aria mossa".

2025-05-10 19:08

Giampaolo Cassitta

presentazioni, eventi,

Presentato il libro "aria mossa".

Tutte quelle persone (i bravi comunicatori direbbero "pubblico da sold-out") che ieri sera erano presenti alla prima del libro Aria mossa hanno comuni

Tutte quelle persone (i bravi comunicatori direbbero "pubblico da sold-out") che ieri sera erano presenti alla prima del libro Aria mossa hanno comunicato una sola cosa: volevano esserci. Erano testimonianza vera, viva.

Lo hanno fatto con la loro presenza, con la volontà di raccontare qualcosa con cui, in qualche modo, dobbiamo necessariamente fare i conti. In un giorno — un solo giorno — la democrazia, all’interno di un penitenziario italiano, è stata sospesa. Ha prevalso l’irragionevolezza. Gli errori si sono accumulati solo perché alcune persone, con la loro protesta pacifica, avevano tentato di smuovere l’aria.

L’aria stagnante e stantia del continuare a pensare al carcere come a un luogo chiuso, senza sbocchi, senza speranza, ha incontrato le voci — prima flebili e poi sempre più convinte — di molti detenuti e dei loro parenti, che speravano di far sparire le nuvole con una bella maestralata.

Le cose, poi, hanno preso una piega diversa. Quel carcere ha vissuto una delle peggiori pagine della sua esistenza, e la città — sgomenta, affranta, silenziosa — ha atteso che la tempesta passasse. Quel carcere è stato chiuso, e il nuovo  penitenziario è finito nella periferia delle nostre coscienze.

Il folto pubblico di ieri ha voluto dimostrare che la memoria è necessaria, che occorre il coraggio di esserci quando si discutono certi argomenti. Ha voluto ricordare a tutti che la cosa più sbagliata è dire, con arroganza e prepotenza: “Dobbiamo buttare la chiave.”

La prova è stato il vostro incredibile applauso, la vostra emozione di fronte alle parole dei detenuti, delle madri, delle fidanzate. Davanti a quella carne viva, segnata da una vita sbagliata, ma che ha diritto a un’altra occasione. E, soprattutto, ha diritto alla dignità.

Tutte le persone che ieri erano presenti meritano un applauso per la loro testimonianza. È bello sapere che c’è una città capace di ascoltare, meditare, ragionare e comprendere.

Un grazie sincero per la vostra presenza. Testimonianza sociale da non disperdere. Solo dalle storie sbagliate possiamo raccogliere possibilità perché è proprio vero che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. 

 

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